Preghiera del cuore, musica e danza

“Hai mutato il mio lamento in danza” (salmo 30) 

 

L’esperienza della preghiera del cuore con la musica e la danza nasce circa 12 anni fa al Cenacolo di Torino. Prima di arrivare a raccontare il vissuto di questa esperienza così speciale, vorrei brevemente dire qualcosa di me. Da più di 35 anni, il mio cammino di fede ha preso un’identità, anzi uno stile, quello francescano ; con molta fatica, ma con tanto amore e passione, provo a vivere con un atteggiamento di conversione quotidiana una dimensione fraterna e di servizio. In questi anni mi sono messa sempre in discussione per cercare di capire di quale pasta fossi fatta e scoprire i doni di Dio. Sentivo che una parte di me, quella spirituale, emergeva sempre di più insieme ai miei comportamenti di donna brava, buona e sempre disponibile ; ma tutto questo non mi bastava, perché il mio volto era triste, non esprimeva luce e gioia. Una parte di me non la sentivo, era in ombra. 

 

L’esperienza della preghiera del cuore con la musica e la danza nasce circa 12 anni fa al Cenacolo di Torino. Prima di arrivare a raccontare il vissuto di questa esperienza così speciale, vorrei brevemente dire qualcosa di me. Da più di 35 anni, il mio cammino di fede ha preso un’identità, anzi uno stile, quello francescano ; con molta fatica, ma con tanto amore e passione, provo a vivere con un atteggiamento di conversione quotidiana una dimensione fraterna e di servizio. In questi anni mi sono messa sempre in discussione per cercare di capire di quale pasta fossi fatta e scoprire i doni di Dio. Sentivo che una parte di me, quella spirituale, emergeva sempre di più insieme ai miei comportamenti di donna brava, buona e sempre disponibile ; ma tutto questo non mi bastava, perché il mio volto era triste, non esprimeva luce e gioia. Una parte di me non la sentivo, era in ombra. 

Preghiera del cuore, musica e danza 2

Nel ‘94 la scelta definitiva di uscire dalla famiglia per vivere in un cascinale un po’ abbandonato è stato per me un cambiamento fondamentale. Questo luogo, dove era tutto da ricostruire, lo sentivo in sintonia con la mia vita, che era da riprendere in mano. A mano a mano compresi che la vita ti offre tutto quello che chiedi, se sei in grado di accoglierne i segni.

Attraverso persone che ospitai in casa, incontrai due percorsi importanti, uno psicopedagogico e uno corporeo. Finalmente capii che la parte di me in ombra e sconosciuta era il mio corpo. Compresi che nel mio cammino spirituale mancava quello umano e iniziai così i due percorsi, uno più analitico, PRH (Personalità e relazioni umane: www.prh.it) e l’altro corporeo, quello della Biodanza (www.biodanzaitalia.it).

Quando iniziai a danzare compresi che ero bloccata nel mio corpo e nelle mie emozioni, l’impulso della vita era soffocato in me.  Mi sentivo quasi sconosciuta a me stessa, praticamente ero in piena crisi esistenziale e spirituale. Più andavo avanti in questi percorsi più facevo chiarezza in me di tante cose, una di queste la sentivo come impronta di una religiosità dualistica dove il corpo era considerato peccato e solo l’anima era legata a Dio. Nella percezione del mio corpo iniziai a provare delle emozioni.

 Grazie a tanti anni di Biodanza, strumento di integrazione, iniziai a muovermi nel mio corpo in modo libero e a percepirne tutte le parti ; iniziai a sentirmi più viva e più danzavo più si liberavano in me blocchi di sofferenza, rigidità muscolari e anche il mio cuore si ammorbidiva. Mi sentivo trasformare dentro e piano piano finalmente ritrovai la mia unicità, riuscendo a identificarmi per ciò che ero. 

Il processo di crescita che propone la Biodanza parte dal principio che in ognuno di noi c’è un seme sano, d’amore e di vita, e in modo progressivo essa facilita nelle persone, e lo ha fatto anche in me, il rafforzamento di questo seme, la possibilità di trovare dentro di sé gli strumenti necessari per affrontare il conflitto quando emerge. In questo modo presi sempre più coscienza di quanto dolore il mio corpo aveva registrato e con la musica, la danza e l’aiuto del gruppo iniziai a liberare, lasciar andare, ma anche danzare il mio dolore per trasformarlo in possibilità di vita. Fu proprio il grande dolore di quel momento che mi mise alla prova : la morte di mia mamma. Prendendomi cura delle mie sofferenze attraverso la danza sentivo in me una trasformazione; finalmente il mio cuore affranto che sentivo davanti a Dio” era diventato un desiderio “muta Signore il mio lamento in una danza di vita”. 

Decisi così di iniziare la scuola di Biodanza ed ora sono facilitatrice di questo metodo. Ma sentivo ancora in me un grande desiderio, quello di poter portare la danza nella preghiera … Le parole di San Paolo non mi erano più estranee quando scrive che il corpo è tempio dello Spirito Santo”. Finalmente corpo mente e spirito non le sentivo più separate in me … 

Ed ecco, 12 anni fa, fui invitata a partecipare alla Preghiera del cuore al Cenacolo di Torino, condotta da Suor Maria Francesca. Un respiro, un sorriso, una gioia capii subito che era il mio posto. Dopo un primo incontro con Suor Maria Francesca il mio cuore esplose di commozione; raccontando un po’ di me e del mio desiderio profondo mi sentii accolta e compresa nel mio dono. Quando mi disse che alla sua preghiera mancava un movimento e che potevamo iniziare un percorso insieme, colsi fortemente in me una chiamata. La fiducia piena che sentivo mi fece iniziare questa bella avventura che ancora oggi vivo.

Decisi così di iniziare la scuola di Biodanza ed ora sono facilitatrice di questo metodo. Ma sentivo ancora in me un grande desiderio, quello di poter portare la danza nella preghiera … Le parole di San Paolo non mi erano più estranee quando scrive che il corpo è tempio dello Spirito Santo”. Finalmente corpo mente e spirito non le sentivo più separate in me … 

Ed ecco, 12 anni fa, fui invitata a partecipare alla Preghiera del cuore al Cenacolo di Torino, condotta da Suor Maria Francesca. Un respiro, un sorriso, una gioia capii subito che era il mio posto. Dopo un primo incontro con Suor Maria Francesca il mio cuore esplose di commozione; raccontando un po’ di me e del mio desiderio profondo mi sentii accolta e compresa nel mio dono. Quando mi disse che alla sua preghiera mancava un movimento e che potevamo iniziare un percorso insieme, colsi fortemente in me una chiamata. La fiducia piena che sentivo mi fece iniziare questa bella avventura che ancora oggi vivo.

Preghiera del cuore, musica e danza 4

Sentii che avevo gli strumenti per metterli a servizio degli altri e il mio desiderio si stava avverando, quello di pregare con tutto il corpo e con tutta l’anima attraverso la danza.

Sin dall’inizio Maria Francesca mi diceva : “Se è volontà di Dio che questo progetto continui, si compia !” Più si andava avanti, più capivamo che il nostro sogno era quello di Dio, perché vedevamo le persone cambiare : il volto era più sorridente, illuminato, pacificato ; dicevamo che questo era il miracolo della Parola che trasforma, non era merito nostro. Più volte sentivo il bisogno di confrontarmi con lei, ma quando mi disse per la prima volta : “Non dubitare Anna, questo progetto è opera di Dio, è la tua missione nel mondo, una nuova evangelizzazione” ricevetti la conferma che avevo nel cuore. 

ALLELUJA, PER LA DANZA NELLA MIA VITA E SEMPRE DI PIÙ DANZARE PER ESPRIMERE TUTTA LA SACRALITA’ DELLA VITA CHE È DONO DI DIO. LA FELICITÀ È UN PROCESSO DI MATURAZIONE, LA DANZA PUÒ CAMBIARE IL SENSO DELLA VITA COME SACRIFICIO, IN UN NUOVO ORDINE PIENO DI BELLEZZA, DI AMORE E DI MANIFESTAZIONE DELLA NOSTRA DIVINITÀ.     

 

Anna Genga, amica e collaboratrice del Cenacolo.

ALLELUJA, PER LA DANZA NELLA MIA VITA E SEMPRE DI PIÙ DANZARE PER ESPRIMERE TUTTA LA SACRALITA’ DELLA VITA CHE È DONO DI DIO. LA FELICITÀ È UN PROCESSO DI MATURAZIONE, LA DANZA PUÒ CAMBIARE IL SENSO DELLA VITA COME SACRIFICIO, IN UN NUOVO ORDINE PIENO DI BELLEZZA, DI AMORE E DI MANIFESTAZIONE DELLA NOSTRA DIVINITÀ.     

 

Anna Genga, amica e collaboratrice del Cenacolo.

Preghiera del cuore, musica e danza 3

Alcune testimonianze di partecipanti alla preghiera del cuore :

 

Da diversi anni partecipo alla preghiera del cuore. Non è una semplice preghiera, è sentire la presenza di Dio dentro di me, dentro il mio corpo mentre si rilassa e lascia entrare nel mio profondo il silenzio delle parole e la quiete delle mie emozioni. Con gli occhi chiusi allontano da me il mondo esterno. Ora la mia mente e il mio cuore sono liberi, pronti per offrire a Dio tutto l’amore di cui sono capace. La voce guida mi accompagna nel mio cammino virtuale dentro le Scritture. Attraverso luoghi, ascolto voci mai sentite e tutto mi sembra reale perché l’abbandono al desiderio di pacificazione non ha più confini, la gioia prende il posto di tutti quei sentimenti che tormentano la mia anima ; e poi la preghiera diventa musica, regalando ai miei passi la leggerezza di movimenti che  uniscono i nostri sguardi e i nostri pensieri. Sembrano attimi, ma nel lento risveglio del corpo che torna al presente, quegli attimi diventano improvvisamente un lungo tempo da vivere ancora, giorno dopo giorno.

Restano con me per aiutarmi ad affrontare la realtà quotidiana e vivere con la leggerezza nel cuore sapendo che non sono mai sola.

Carmelina.

 

La preghiera del cuore di questi anni ha preparato, goccia a goccia, dentro di me un buon terreno di Vita risanando tante ferite. I gesti trasformano la preghiera in movimento vitale che parte dal cuore e lo riempie con armonia fra il corpo e lo spirito.

Una delle tante esperienze è stata la pagina del Vangelo del Bel Pastore che vissuta attraverso il corpo e in comunione con gli altri, riaccende una luce dentro, una voce che mi chiama per spingermi fuori da certi recinti fatti di paure e chiusure, per condurmi verso pascoli erbosi e nutrienti, lasciandomi toccare dal Suo tocco d’amore.

La Parola in ogni incontro prende vita, diventa parte della nostra realtà ; in comunione fra noi, attraverso musica, simboli, gesti e movimenti sempre diversi, ci incoraggia e ci rinforza. Il senso della Parola, meditata nella prima parte della preghiera del cuore, viene amplificato penetrando in ogni cellula corporea e dandole Vita.  Ogni volta un piccolo miracolo di trasformazione profonda che avviene senza sforzo, lasciandosi condurre dal cuore.

La Parola, come un ricostituente che si prende di tanto in tanto, ci fa del bene a lunga scadenza e  anche quando non ci accorgiamo, ci trasforma.

Ecco che l’appuntamento della preghiera del cuore diventa nutrimento, da testimoniare ogni giorno con tutta la persona.

Daniela

La Parola in ogni incontro prende vita, diventa parte della nostra realtà ; in comunione fra noi, attraverso musica, simboli, gesti e movimenti sempre diversi, ci incoraggia e ci rinforza. Il senso della Parola, meditata nella prima parte della preghiera del cuore, viene amplificato penetrando in ogni cellula corporea e dandole Vita.  Ogni volta un piccolo miracolo di trasformazione profonda che avviene senza sforzo, lasciandosi condurre dal cuore.

La Parola, come un ricostituente che si prende di tanto in tanto, ci fa del bene a lunga scadenza e  anche quando non ci accorgiamo, ci trasforma.

Ecco che l’appuntamento della preghiera del cuore diventa nutrimento, da testimoniare ogni giorno con tutta la persona.

Daniela

Preghiera del cuore, musica e danza 5

Il prossimo appuntamento della preghiera del cuore al Cenacolo di Torino : https://cenacoloitalia.it/activite/preghiera-del-cuore-musica-e-danza/?key=5

Testimonianze raccolte e assemblate da sr Maurizia Sosio, comunità di Roma.

Preghiera del momento