Suggerimenti per pregare con un'opera d'arte
Metodo proposto dal sacerdote Luca Lunardon, amico delle suore del Cenacolo.
La Chiesa, per antica tradizione, ha insegnato a stare alla presenza del Signore non solo con l’ascolto della Parola ma anche attraverso l’immagine. Questo ci permette di fare la stessa esperienza degli apostoli, che sul monte Tabor furono ascoltatori e contemplatori del mistero della Trasfigurazione.
Per questo motivo, Giovanni Paolo II nella lettera apostolica Duodecimum saeculum scriveva:
“La nostra tradizione più autentica, che condividiamo pienamente con i fratelli ortodossi, ci insegna che il linguaggio della bellezza, messo a servizio della fede, è capace di raggiungere il cuore degli uomini e di far loro conoscere dal di dentro colui che osiamo rappresentare nelle immagini, Gesù Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo ‘lo stesso ieri e oggi e per tutti i secoli’ (Eb 13,8)”.
Questo vale in modo particolare per le sacre icone. Esse non sono dei semplici dipinti ma annunciano con i colori e i simboli ciò che il Vangelo ci dice con la Parola.
Marisa Bisi elenca alcuni modi di pregare un’icona che favoriscono il silenzio contemplativo:
- Invocare l’icona
- Respirare l’icona
- Lasciarsi guardare dall’icona
- Dimorare nel “centro spirituale” dell’icona
- Ricevere il messaggio della luce dell’icona
- Accogliere nel cuore l’icona per ricevere il “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”
- Lasciarsi sanare dall’icona
- Entrare nell’invisibile tramite la contemplazione silenziosa dei gesti, colori, posizioni, oggetti simbolici dell’icona.
- Fissare lo sguardo nel volto che l’icona rappresenta
- Lasciarsi penetrare dall’immobilità dell’icona.
Tutto questo non vale solo per le icone. Il volto di Gesù, infatti, è l’icona fondamentale che permette di contemplare anche i volti dei santi e i riflessi dello Spirito Santo che continuamente accompagna la creazione. Non possiamo dimenticare che gli interpreti più noti della Bibbia sono gli artisti, che l’hanno rappresentata in molti modi durante la storia (e non solo attraverso i dipinti, pensiamo anche alle sculture, ai mosaici, alla musica, all’architettura).
Alla luce di tutto questo, è possibile vivere la contemplazione di un’opera d’arte come un esercizio spirituale. Lo schema per la preghiera può essere il seguente:
- Preghiera iniziale con invocazione dello Spirito Santo
- Presentazione dell’opera
- Ascolto di un brano della Parola legato al dipinto, eventualmente con l’aiuto di alcuni punti di preghiera
- Contemplazione: si ferma lo sguardo sull’immagine o su un particolare che ci colpisce, uno dopo l’altro, chiedendo al Signore di poter vivere ciò che i nostri occhi vedono con gli stessi sentimenti di Cristo. Continuiamo a invocare lo Spirito santo affinché venga in aiuto nel silenzioso sentiero della contemplazione della bellezza
- Colloquio finale con il Signore, Padre nostro.
PER APPROFONDIRE: Marisa Bisi, Contemplare le icone. Un itinerario di preghiera profonda, Edizioni ADP, Roma 2000; Angelo Vaccarella, Icona e preghiera. Esercizi spirituali con la Parola dipinta, EDB, Bologna 2018.