Prima di entrare al Cenacolo avevo fatto diverse esperienze lavorative. Ho lavorato in due diverse realtà: un primo lavoro come modellista in una multinazionale americana che aveva due fabbriche in Italia, e poi nella scuola statale come insegnante di disegno e storia dell’arte. Nell’arte ho sempre amato molto il colore per l’effetto che il colore può dare a chi guarda : luce, dinamismo, espressioni, stati d’animo.
Il Signore mi ha chiamato tardi e in un momento sereno della mia vita perché Il lavoro che facevo mi interessava e la mia vita era comoda e piacevole. Anche perché la mia conoscenza della vita religiosa in generale e delle suore in particolare era molto limitata. Non pensavo minimamente di farmi suora.
Ho capito che il Signore mi chiedeva di seguirlo in modo totale, ma dove ? Un amico mi ha proposto di fare un cammino di discernimento dalle suore del Cenacolo – di cui non avevo mai sentito parlare – e ho capito che era lì il mio posto !
Adesso, in questa comunità di Roma, desideriamo e cerchiamo di creare un luogo e un ambiente dove le persone si sentano accolte come a casa loro. Dove possano trovare serenità, calore, oltre che nutrimento spirituale. Io accompagno un certo numero di persone: laici, suore di congregazioni diverse, sacerdoti ; e a volte tramite video chiamata.
L’aspetto che mi ha sempre colpito del Cenacolo è legato alla spiritualità. Questo vivere il rapporto con Dio non solo a livello intellettivo ma esistenziale. Questo aiutare le persone a percepire e a fare esperienza della presenza del Signore, della Sua attenzione a noi. Del fatto che Lui veramente esiste. Questo lo considero una grande grazia!!!
E ciò che sento molto significativo al Cenacolo è, che è un luogo, una spiritualità « per la vita », direi che porta alla pienezza di vita, nella libertà.
Per vita piena, se si volesse riassumere tutto