Il saluto a suor Maurizia in partenza per la Francia
Il 1° giugno la comunità delle Suore di Nostra Signora del Cenacolo di Roma ha vissuto una grande grazia: ha potuto ringraziare Dio per il pezzo di strada che ha fatto insieme a suor Maurizia, che presto partirà per il suo nuovo incarico in Francia come maestra delle novizie. Una serata per incontrarsi, stare insieme e soprattutto lodare il Signore con il cuore pieno di gratitudine.
Suor Maurizia ha accolto i suoi amici, persone di diverse età, provenienza e storia, nella grande ‘sala rossa’ della casa del Cenacolo. Seduti in circolo abbiamo iniziato l’incontro cantando e pregando il Salmo 111: ognuno di noi ha proclamato ad alta voce il versetto che più di tutti ha risuonato nel suo cuore. Suor Maurizia ha voluto, poi, lodare personalmente Dio per la ricchezza di questo tempo trascorso nella comunità delle suore di Roma.
Il 1° giugno la comunità delle Suore di Nostra Signora del Cenacolo di Roma ha vissuto una grande grazia: ha potuto ringraziare Dio per il pezzo di strada che ha fatto insieme a suor Maurizia, che presto partirà per il suo nuovo incarico in Francia come maestra delle novizie. Una serata per incontrarsi, stare insieme e soprattutto lodare il Signore con il cuore pieno di gratitudine.
Suor Maurizia ha accolto i suoi amici, persone di diverse età, provenienza e storia, nella grande ‘sala rossa’ della casa del Cenacolo. Seduti in circolo abbiamo iniziato l’incontro cantando e pregando il Salmo 111: ognuno di noi ha proclamato ad alta voce il versetto che più di tutti ha risuonato nel suo cuore. Suor Maurizia ha voluto, poi, lodare personalmente Dio per la ricchezza di questo tempo trascorso nella comunità delle suore di Roma.
Proiettati su un pannello sono scorsi i volti, i sorrisi, gli abbracci di cinque anni di vita vissuta insieme: il suo grazie è andato alle sorelle, suor Claudia, suor Anna Maria, Sr Maria Luisa, suor Nancy, suor Patrizia, sr Cécile e sr Yolande, con cui ha condiviso le gioie e le difficoltà della quotidianità; alle collaboratrici e ai collaboratori del Cenacolo; all’equipe del CIS (Centro Ignaziano di spiritualità) con cui ha collaborato, alle famiglie, agli adulti e ai giovani che hanno partecipato agli incontri e agli esercizi spirituali nella casa di Roma e, infine, ai ‘cercatori di Dio’, persone che si sono avvicinate alla comunità spinte dal desiderio di qualcosa di più grande e che hanno ricevuto aiuto e sostegno nella fede. Tutta la bellezza di essere sorelle e fratelli in Cristo è stata immortalata nelle immagini e scolpita nelle parole piene d’amore e di commozione di suor Maurizia.
Proiettati su un pannello sono scorsi i volti, i sorrisi, gli abbracci di cinque anni di vita vissuta insieme: il suo grazie è andato alle sorelle, suor Claudia, suor Anna Maria, Sr Maria Luisa, suor Nancy, suor Patrizia, sr Cécile e sr Yolande, con cui ha condiviso le gioie e le difficoltà della quotidianità; alle collaboratrici e ai collaboratori del Cenacolo; all’equipe del CIS (Centro Ignaziano di spiritualità) con cui ha collaborato, alle famiglie, agli adulti e ai giovani che hanno partecipato agli incontri e agli esercizi spirituali nella casa di Roma e, infine, ai ‘cercatori di Dio’, persone che si sono avvicinate alla comunità spinte dal desiderio di qualcosa di più grande e che hanno ricevuto aiuto e sostegno nella fede. Tutta la bellezza di essere sorelle e fratelli in Cristo è stata immortalata nelle immagini e scolpita nelle parole piene d’amore e di commozione di suor Maurizia.
Per chi come me, a volte, fa fatica a riconoscere e perfino a ricordare i segni di grazia nel suo cammino, la serata è stata la dimostrazione di quanto il Signore non deluda mai. Porterò nel cuore la testimonianza di fede di sr Maurizia: “Non nego che avrei voluto restare di più con voi perché sento che avrei avuto ancora molto da dare e da ricevere. Ma Dio mi ha fatto amare questa nuova missione che mi ha affidato, fino ad arrivare ad abbracciare con gioia la sua volontà”, ci ha spiegato. Non è stato un caso che, pescando uno dei bigliettini che aveva preparato per lasciarci un ricordo di questa serata, mi capitasse la frase della fondatrice Santa Teresa Couderc: “L’anima consegnata ha trovato il Paradiso sulla terra; poiché gode quaggiù quella dolce pace che forma in parte la felicità dei Beati”.
Per chi come me, a volte, fa fatica a riconoscere e perfino a ricordare i segni di grazia nel suo cammino, la serata è stata la dimostrazione di quanto il Signore non deluda mai. Porterò nel cuore la testimonianza di fede di sr Maurizia: “Non nego che avrei voluto restare di più con voi perché sento che avrei avuto ancora molto da dare e da ricevere. Ma Dio mi ha fatto amare questa nuova missione che mi ha affidato, fino ad arrivare ad abbracciare con gioia la sua volontà”, ci ha spiegato. Non è stato un caso che, pescando uno dei bigliettini che aveva preparato per lasciarci un ricordo di questa serata, mi capitasse la frase della fondatrice Santa Teresa Couderc: “L’anima consegnata ha trovato il Paradiso sulla terra; poiché gode quaggiù quella dolce pace che forma in parte la felicità dei Beati”.
Sono stata testimone della pace di suor Maurizia nel consegnarsi nelle mani di Dio in questa nuova avventura. Molte volte ho sperimentato che i regali del Signore non si presentano bene, sono incartati male e non promettono niente di buono. Ma superata la prima impressione, Lui ci sorprende sempre perché in fondo è l’Unico che ci conosce e ci ama veramente. A noi non resta che ‘consegnarci’, nella certezza che scriverà con le nostre esistenze una nuova ed entusiasmante pagina di Vangelo.
Sono stata testimone della pace di suor Maurizia nel consegnarsi nelle mani di Dio in questa nuova avventura. Molte volte ho sperimentato che i regali del Signore non si presentano bene, sono incartati male e non promettono niente di buono. Ma superata la prima impressione, Lui ci sorprende sempre perché in fondo è l’Unico che ci conosce e ci ama veramente. A noi non resta che ‘consegnarci’, nella certezza che scriverà con le nostre esistenze una nuova ed entusiasmante pagina di Vangelo.
Suor Maurizia ha scelto di concludere questo momento di ringraziamento con il Magnificat, il cantico con cui Maria loda il Signore per le meraviglie che ha fatto nella sua vita e che fa e farà nella vita di ognuno di noi. A Lei, che si è donata senza riserve a Dio e che ci ha mostrato come la gratitudine sia la strada più veloce per arrivare al Signore, è stato dedicato anche un ultimo canto. Abbiamo terminato la serata con un rinfresco che le suore hanno preparato per noi. Un momento di convivialità e di gioia in cui abbracciare vecchi e nuovi amici.
Dopo tanta grazia vissuta, vorrei anche io ringraziare il Signore per avermi messo accanto suor Maurizia. In questi mesi di guida spirituale, non si è mai stancata di mostrarmi la “speranza a cui siamo chiamati”, come dice San Paolo (Ef 1, 18), guidandomi con delicatezza nella mia ricerca personale del Signore. Lei, insieme alla comunità del Cenacolo, sono state e sono un segno evidente dell’amore di Gesù per tutti noi.
Maria Gabriella Lanza, amica del Cenacolo
Suor Maurizia ha scelto di concludere questo momento di ringraziamento con il Magnificat, il cantico con cui Maria loda il Signore per le meraviglie che ha fatto nella sua vita e che fa e farà nella vita di ognuno di noi. A Lei, che si è donata senza riserve a Dio e che ci ha mostrato come la gratitudine sia la strada più veloce per arrivare al Signore, è stato dedicato anche un ultimo canto. Abbiamo terminato la serata con un rinfresco che le suore hanno preparato per noi. Un momento di convivialità e di gioia in cui abbracciare vecchi e nuovi amici.
Dopo tanta grazia vissuta, vorrei anche io ringraziare il Signore per avermi messo accanto suor Maurizia. In questi mesi di guida spirituale, non si è mai stancata di mostrarmi la “speranza a cui siamo chiamati”, come dice San Paolo (Ef 1, 18), guidandomi con delicatezza nella mia ricerca personale del Signore. Lei, insieme alla comunità del Cenacolo, sono state e sono un segno evidente dell’amore di Gesù per tutti noi.
Maria Gabriella Lanza, amica del Cenacolo
