Festa di Santa Teresa Couderc a Torino
Durante l’estate molte persone decidono di riservare del tempo per curare la propria relazione con il Signore. Un tempo per gustare la Parola di Dio e nella sua Parola riscoprire la Sua presenza fedele e delicata che accompagna ciascuna e ciascuno nel cammino della vita.
Come la nostra Madre Teresa, continuiamo a sperimentare che “Niente mi fa piacere se non quello che dà gloria a Dio, che lo fa conoscere e amare”. Ecco qualche testimonianza di chi ho incontrato quest’estate.
Suor Irene, comunità di Torino
Gli esercizi spirituali sono stati una grande iniezione di fiducia, in quanto il silenzio e la preghiera prolungati mi hanno aiutato a rimettere ordine nelle vicende confuse della vita quotidiana e nelle situazioni aggrovigliate che avevo portato con me, offrendomi l’opportunità di guardare quanto mi è prossimo sotto una luce nuova, la luce della Parola. Essa mi ha condotto gradualmente a scavare dentro di me e attorno a me, per ritrovare, passo dopo passo, la vicinanza di un Dio che mi cerca e mi accompagna, per condurmi alla salvezza, così da poter tornare con rinnovato vigore a prendermi cura di chi è posto sulla mia strada, fidandomi, confidando e affidandomi a Lui.
Gli esercizi spirituali sono una tappa annuale fondamentale per il mio cammino. Sono un incontro profondo con il Signore, capace di lavare ogni dubbio ed ogni incertezza, di riaccendere il fuoco interiore e di aprire orizzonti nuovi.
Ho scelto di rappresentare l’esperienza di questi esercizi con un telo azzurro che avvolge un neonato. Mi sento partorito, rinato. In questi anni mi sono occupato di tante cose, ma avevo bisogno che qualcuno si occupasse di me.
Per me l’esperienza degli esercizi, come un foulard annodato, rappresenta le nostre vite che hanno un inizio ed una continuazione. Noi figli creati dal Creatore, abbiamo nodi da sciogliere: la consapevolezza di essere figli aiuta a scioglierli o accettarli.
Mi porto a casa l’immagine del vasetto di profumo che la donna porta in casa di Simone: mettere tutta la propria vita davanti al Signore. Riconoscere la mia vita davanti a Lui. Lo Spirito mi aiuti a custodire questo dono.
La trasformazione dell’interiorità che le persone hanno vissuto negli otto giorni di esercizi spirituali è stato frutto dell’incontro con il Signore.
Lo Spirito ha lavorato nel cuore di ciascuno toccando quelle parti interiori che avevano bisogno di guarigione, salvezza, trasformazione al fine di riaccendere il fuoco dell’amore.
Tutte hanno ripreso il proprio cammino nuovamente orientate e guidate dallo Spirito del Risorto.
P. Claudio