“Esercizi Spirituali e Santità"
Convegno annuale del Centro Ignaziano di Spiritualità
Dall’ 11 al 13 marzo, si è svolto il Convegno annuale del Centro Ignaziano di Spiritualità (CIS) che ha radunato, in modalità mista (on line e a Roma), più di 100 guide di Esercizi che operano sul territorio italiano.
Le sorelle della comunità di Roma hanno partecipato numerose e sr Maurizia ci racconta che cosa è avvenuto in quei giorni e ciò che questa esperienza le ha lasciato.
Dall’ 11 al 13 marzo, si è svolto il Convegno annuale del Centro Ignaziano di Spiritualità (CIS) che ha radunato, in modalità mista (on line e a Roma), più di 100 guide di Esercizi che operano sul territorio italiano.
Le sorelle della comunità di Roma hanno partecipato numerose e sr Maurizia ci racconta che cosa è avvenuto in quei giorni e ciò che questa esperienza le ha lasciato.
AL CUORE DELL’ANNO IGNAZIANO
Il Convegno CIS 2022 si è svolto in concomitanza con l’evento centrale dell’anno ignaziano, il ricordo dei 400 anni della canonizzazione di Ignazio di Loyola e Francesco Saverio, dichiarati santi insieme a Teresa d’Avila, Filippo Neri e Isidoro l’Agricoltore il 12 marzo 1622.
Il tema scelto dagli organizzatori “Esercizi spirituali e santità”, secondo la lettera di presentazione dell’evento, vuole “mettere in evidenza come gli EESS e la spiritualità ignaziana, attraverso la canonizzazione di Ignazio e Francesco Saverio, siano riconosciuti dalla Chiesa come una via di santità personale e comunitaria, donata dallo Spirito Santo a sant’Ignazio e attraverso di lui a tutta l’umanità”.
IL PROGRAMMA
La modalità di svolgimento del Convegno è stata particolare rispetto agli anni precedenti perché, accanto ad alcune sessioni di riflessione e approfondimento sul tema, offerte da P. Carlo Chiappini, gesuita in missione a Napoli, ci sono stati tre momenti speciali:
- L’ incontro con Arturo Sosa sj, Padre Generale della Compagnia di Gesù, per un dialogo a tutto campo sul ministero della guida di Esercizi nella Chiesa e nella società.
- La messa alla Chiesa del Gesù, con la presenza di Papa Francesco, per celebrare il quarto centenario della canonizzazione di Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Teresa d’Avila, Filippo Neri e Isidoro l’Agricoltore (solo una piccola rappresentanza ha potuto partecipare in presenza, gli altri partecipanti al convegno hanno seguito la celebrazione on line).
- Il dialogo con Roberto Del Riccio sj, Provinciale della Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù, sulle prospettive degli Esercizi spirituali e della rete CIS in Italia, Albania, Malta e Romania.
QUALCHE RISONANZA PERSONALE
L’esperienza del Convegno è stata molto ricca e numerosi sono i motivi di gratitudine per avervi potuto partecipare. Sono stati causa di gioia la possibilità di incontrarci di presenza, dopo lo stop imposto dalla pandemia, gli spunti di riflessione ricevuti, le condivisioni tra noi e in particolare i momenti di incontro e di ascolto di P. Sosa, Papa Francesco e P. Del Riccio.
Tra i tanti stimoli raccolti mi soffermo su alcuni che convergono intorno alla parola COMUNIONE.
- Sosa, nel suo discorso profondo e di ampi orizzonti, ci ha parlato degli Esercizi come di uno strumento prezioso per educare ad essere “persone politiche”, che prendono sul serio l’interconnessione di tutta l’umanità e mettono al centro il bene comune, prima di quello particolare.
Rifacendosi al carisma fondazionale, in particolare alle numerose lettere con cui Ignazio ha mantenuto l’unità nel Corpo della Compagnia, diffusa in vari paesi, ha sottolineato come una comunicazione di qualità sia essenziale per creare comunione. Rispondendo alle nostre domande sul mondo digitale ci ha invitato a esplorare e discernere tutte le possibilità di relazione che sono offerte dal web, prestando attenzione che sia sempre offerta la possibilità del dialogo personale e dello scambio in profondità.
- Papa Francesco, nella sua omelia, ha molto insistito sul tema della comunione:
“Non stanchiamoci di chiedere la forza di costruire e custodire la comunione, di essere lievito di fraternità per la Chiesa e per il mondo. Non siamo solisti in cerca di ascolto, ma fratelli disposti in coro. Sentiamo con la Chiesa, respingiamo la tentazione di inseguire successi personali e di fare cordate. Non lasciamoci risucchiare dal clericalismo che irrigidisce e dalle ideologie che dividono. I Santi che ricordiamo oggi sono stati dei pilastri di comunione. Ci ricordano che in Cielo, nonostante le nostre diversità di caratteri e di vedute, siamo chiamati a stare insieme. E se saremo per sempre uniti lassù, perché non cominciare fin da ora quaggiù? Accogliamo la bellezza di essere stati presi insieme da Gesù, chiamati insieme da Gesù”
- del Riccio, dopo aver ascoltato la presentazione della realtà della rete CIS nei vari territori, ci ha parlato della sfida che sta affrontando, come Provinciale, per promuovere la crescita nella comunione innanzitutto tra i confratelli e poi tra i gesuiti e le persone che non appartengono alla Compagnia, ma che condividono con loro la missione. Questa esigenza porta dover ripensare alcune strutture di governo e di relazione perché siano più efficacemente al servizio della vita apostolica.
Mi sembra che con questo forte accento posto sulla comunione, il Convegno del CIS si sia armonicamente inserito nel cammino della Chiesa universale, che ha avviato in tutto il mondo un processo di ascolto profondo delle realtà locali, in preparazione al sinodo dei vescovi sulla sinodalità.
Riparto da questa esperienza con la convinzione che gli Esercizi e il discernimento sono un immenso dono per tutta la Chiesa e che possono davvero aiutarci a capire come seguire il Signore in quanto popolo.
Per approfondire:
https://cis-esercizispirituali.net/
https://www.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2022/documents/20220312-omelia-400-ignazio-loyola.html
Suor Maurizia, comunità di Roma