Oggi, Papa Francesco, cercando di portare delle riforme, ci chiede di non “addomesticare lo Spirito di Dio”. Lo Spirito Santo, dice, è la forza di Dio e “spinge la Chiesa ad andare avanti”. Francesco invita ad una Chiesa sinodale, nella quale c’è una più grande partecipazione del popolo di Dio grazie ad un discernimento comunitario. Questo tema è ben sviluppato negli articoli “The Furrow”, maggio/giugno 2020: “Give the Spirit the Mic” di P. Brian Grogan S.J. e “Church Reform” di P. Gerry O Hanlon S.J.
C’è nel popolo di Dio una energia forte e profetica che porta ad una leadership inclusiva e trasparente. Se la saggezza dei fedeli fosse stata messa a profitto nelle procedure di presa di decisione, il Vaticano sarebbe più al corrente di come stanno le cose. Un dialogo onesto, aperto e un ascolto rispettoso sono necessari. I doni di natura e di grazia del popolo di Dio sono una fonte di energia trasformatrice che potrebbe essere utilizzata. Una più grande presenza di donne e di uomini a livello parrocchiale, diocesano e internazionale faciliterebbe la trasformazione di cui abbiamo tanto bisogno.
Oggi, Papa Francesco, cercando di portare delle riforme, ci chiede di non “addomesticare lo Spirito di Dio”. Lo Spirito Santo, dice, è la forza di Dio e “spinge la Chiesa ad andare avanti”. Francesco invita ad una Chiesa sinodale, nella quale c’è una più grande partecipazione del popolo di Dio grazie ad un discernimento comunitario. Questo tema è ben sviluppato negli articoli “The Furrow”, maggio/giugno 2020: “Give the Spirit the Mic” di P. Brian Grogan S.J. e “Church Reform” di P. Gerry O Hanlon S.J.
C’è nel popolo di Dio una energia forte e profetica che porta ad una leadership inclusiva e trasparente. Se la saggezza dei fedeli fosse stata messa a profitto nelle procedure di presa di decisione, il Vaticano sarebbe più al corrente di come stanno le cose. Un dialogo onesto, aperto e un ascolto rispettoso sono necessari. I doni di natura e di grazia del popolo di Dio sono una fonte di energia trasformatrice che potrebbe essere utilizzata. Una più grande presenza di donne e di uomini a livello parrocchiale, diocesano e internazionale faciliterebbe la trasformazione di cui abbiamo tanto bisogno.
Papa Francesco apre la strada mediante un suo invito sinodale e invita le conferenze episcopali nazionali ad entrare in questo movimento. Possiamo sperare che la voce dei fedeli sarà udita al momento del prossimo sinodo dei vescovi, che si terrà a Roma nell’ottobre 2023. Ha per titolo : “Per una Chiesa sinodale : Comunione, partecipazione e missione”.
La nostra responsabilità
Spetta a tutti d’essere attenti con finezza alla maniera in cui lo Spirito di Dio respira tra di noi e nelle circostanze del nostro tempo. Discernere la presenza dello Spirito nelle nostre vite e nelle nostre Chiese è una profonda preoccupazione per molti di noi, ma questo discernimento deve essere preso sul serio da tutti e a tutti i livelli. Lo Spirito fa una cosa nuova nelle nostra epoca: abbiamo orecchie per sentire ?
La meditazione personale e silenziosa della parola di Dio nelle Scritture è un mezzo potente di mettersi all’ascolto dello Spirito di Dio. L’ascolto meditato e pregato di quanto avviene nel più profondo del nostro spirito e attorno a noi è una chiave per capire come lo Spirito agisce. Nei nostri impulsi interiori di sentimenti, pensieri, forze d’attrattiva e di repulsione, e anche condividendoli con un “anamchara” o un amico dell’anima, diveniamo più coscienti della maniera in cui lo Spirito ci guida : cominciamo a vivere con discernimento. Quando i gruppi e le comunità entrano in questo processo, lo Spirito può agire più liberamente nel loro interno. Quale grazia sarebbe se questo discernimento comunitario della presenza dello Spirito di Dio potesse divenire la norma nelle nostre chiese cristiane !
Una sfida che è anche una grazia ci è proposta per permettere allo Spirito di Dio di regnare pienamente nelle nostre vite, impegnandoci così nell’avventura di Dio. Questo stesso Spirito è fortemente presente tra di noi nella nostra epoca. E’ quasi come se vivessimo una nuova Pentecoste, una grazia per la quale Papa Giovanni XXIII, da parecchi anni, ci ha chiesto di pregare. Sembra, che ora siamo più pronti a ricevere questo dono di Dio. La presenza dello Spirito si manifesta tanto nelle Chiese quanto nella comunità umana in senso ampio. La preghiera profonda, la meditazione e i gruppi contemplativi sono molto diffusi, le terapie di guarigione si sviluppano in abbondanza, i problemi di “cura della terra” e di giustizia sono messi in evidenza e portati avanti. Degli impegni e dei servizi sono offerti a persone ai margini della società.
Come diciamo oggi, sperimentiamo una “nuova normalità”. Se questa espressione fa soprattutto riferimento agli effetti di restrizioni imposte dal coronavirus, sembra che un cambiamento si realizzi in seno alla razza umana. I valori altruistici stanno prevalendo e le persone si preoccupano veramente degli uni e degli altri e del pianeta che abitiamo. Sembra che sempre più le persone s’impegnano nell’avventura di Dio, un viaggio mistico d’amore.
Articolo scritto da sr. Helen Grealy, comunità di Dublino & Cork.
‘Questi estratti sono presi da : ‘The God Adventure, a mystical journey of love’ pubblicati in Dominican Publications ‘Spirituality’ Novembre 2020, Gennaio 2021 e Maggio 2021’.